Da febbraio 2023, i 250 dipendenti di Ali Lavoro- Agenzia per il lavoro italiana sperimenteranno la settimana lavorativa di 4 giorni come vera riduzione dell’orario a parità di stipendio e condizioni contrattuali. Le società fanno capo a Magister Group, corporate italiana multi-business che per prima in Italia mette in atto un sistema di flessibilità lavorativa all’avanguardia, pensato per valorizzare il tempo di qualità delle persone.
Il mondo del lavoro sta cambiando e l’introduzione di modalità di lavoro flessibili sono ormai consuetudine per milioni di lavoratori. In un contesto di scelte accelerate dalla pandemia, oggi è tempo di fare riflessioni più approfondite su routine giornaliere flessibili, che favoriscano il benessere delle persone, ma che siano applicabili in modo più trasversale a più tipologie di lavoratori. Forti della competenza nel mondo HR acquisita negli anni da Ali Lavoro, Magister Group ha quindi analizzato nel dettaglio le logiche della flessibilità lavorativa ed ha scelto una soluzione centrata sull’individuo e sul valore della sua personalità.
Da Febbraio 2023, i dipendenti beneficeranno in concreto di un giorno libero, lavorando un giorno in meno. La settimana lavorativa scende a 32 ore settimanali invece che le canoniche 40, a parità di stipendio. Non una redistribuzione di ore nei quattro giorni, ma un intero giorno a disposizione per sé stessi in più. Il giorno libero sarà a rotazione con i colleghi, per garantire comunque efficienza nei servizi ai Clienti, che avranno una copertura invariata. Creare i presupposti per trasmettere alle persone la forza di esprimere il proprio potenziale e crescere insieme è sempre stata la visione di Magister Group, corporation di nuova generazione, dal 2016 nelle mani della seconda generazione di imprenditori: Simona, Federica ed Andrea Lombardi accompagnati da Giovanni Savinelli. Il Gruppo, operativo in Italia da 35 anni, nel 2022 ha consolidato un fatturato di 450 milioni di euro.
Grazie ad una forte attitudine strategica a cambiare la cultura imprenditoriale attraverso azioni tangibili, i manager si sono chiesti quale forma di flessibilità fosse quella più adatta ai propri dipendenti e come “parlare coi fatti”. Andrea Lombardi- Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo dichiara: “La settimana corta è possibile grazie ad una cultura aziendale positiva. Per liberare tempo di qualità evitando di cadere in una controproducente compressione di orario, in questi anni sono stati avviati processi di digitalizzazione delle attività quotidiane. Un processo centrato sulle persone, ma abilitato da innovazioni che impattano trasversalmente ogni ramo di Operations. Conoscendo le nostre persone, siamo certi che la motivazione di ognuno sarà un motore così potente da portare ad una crescita più che proporzionale rispetto alla nuova organizzazione.”
Lo studio della settimana da quattro giorni è stato guidato da Federica Lombardi – Consigliere d’Amministrazione e Head of HR. “Dalla scorsa primavera abbiamo analizzato in dettaglio le schede di ruolo e gli obiettivi di tutte le persone delle nostre società. Abbiamo tenuto in considerazione lo stile di vita che le nostre persone hanno nelle diverse sedi sul territorio italiano. Abbiamo quindi definito un modello organizzativo che favorisse l’armonizzazione fra vita privata e lavorativa, riducendo i rischi che il remote working può comportare e garantendo le performance qualitative e quantitative dei lavoratori per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Simona Lombardi, Amministrazione Delegato di Ali – conclude: “Per crescere come sistema-paese, noi dobbiamo contare sul senso di responsabilità e fare leva sull’autonomia degli individui. Serve una nuova riflessione sul ruolo del lavoro nella vita delle persone. Lo smart-working e l’eccesso di permeabilità tra vita privata e vita professionale, non sempre sono strumenti che lasciano un vero spazio di crescita individuale. Coltivare interessi e passioni fa grandi gli individui. Serve tempo di qualità, per evolversi personalmente. Personalità ricche ed appagate possono contribuire con un pensiero di valore a ridefinire lo spazio del lavoro, a dare un senso più profondo a ciò che facciamo”.
